Il viaggio
Diario dalla Siria del dopo IsisViaggio nei territori del Califfato 27 maggio 2019 - 31 maggio 2019
5° giorno - venerdì
5° giorno - venerdì31 maggio 2019Jinwar, l’utopia al femminile
4° giorno - giovedì
4° giorno30 maggio 2019Al-Qamishli, città rifugio
3° giorno - mercoledì
3° giorno - mercoledì29 maggio 2019Raqqa, la capitale azzerata
2° giorno - martedì
2° giorno - martedì28 maggio 2019La rinascita di Kobane
La battaglia che si concluse nel gennaio del 2015 dopo 13 mesi di assedio, segnò la prima sconfitta di Daesh, lo Strato Islamico.
Il prezzo pagato fu tuttavia altissimo per questa capitale morale della regione del Rojava, nel nord della Siria: interi quartieri rasi al suolo, migliaia di morti.
La battaglia segnò l’emergere delle YPG, le unità di protezione popolare, le milizie curde che oggi hanno assunto il comando de facto della SDF, le forze democratiche siriane che governano in quello che fu fino al 2017 il Califfato.
L’economia è chiaramente in ripresa, vi sono molti cantieri, si ricostruisce ovunque, come in uno dei quartieri più poveri dove è sorta la Kani Kurdan Elementary School, costruita tra l’altro grazie ai fondi raccolti in Ticino dal Comitato per la ricostruzione di Kobane.
Una scuola che ospita 410 allievi, tutti – ci ha confidato il direttore Osma Mudris, profondamente segnati dai traumi del conflitto.
1° giorno - lunedì
1° giorno - lunedì27 maggio 2019Dall’Iraq al Rojava, nord della Siria
E’ qui che le forze curde (anche se formalmente solo maggioritarie nel nelle Forze Democratiche Siriane -SDF-) stanno cercando di creare un governo sostanzialmente laico, basato su giustizia sociale e giustizia di genere.
I protagonisti
Roberto Antonini
Tra i premi conferitigli per la sua attività giornalistica, il Prix Suisse 1999 (per il documentario “Huntsville, Texas”), il “Grand Prix du Journalisme des Radios Publiques de Langue Française (per il documentario “Dans les couloirs de la mort”), il “Premio Carla Agustoni “ attribuitogli nel 2009 per un reportage dalla striscia di Gaza e nel 2012 il premio dell’Associazione Ticinese di Giornalismo per il documentario “La solitudine del numero 19”.
Dario Bosio
Co-produttore del web-documentario Map of Displacement, ha collaborato con alcuni dei più prestigiosi media nel mondo (tra cui TIME, Conde Nast, Internazionale, Al Jazeera, Politiken, British Journal of Photography, RSI) e importanti ONG (Emergency, Save the Children)
Nel 2016 ha co-fondato DARST, uno studio d'arte nomade per progetti di documentari. Attualmente insegna reportage all'Istituto Europeo di Design (IED) di Torino.
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(hanno collaborato Gianluca Blefari e Chiara Sulmoni)